La Marucelliana è una biblioteca settecentesca, dotata di importanti collezioni sia antiche che moderne, fondata dall'abate Francesco Marucelli, che alla sua morte nel 1703, lasciò in eredità la collezione libraria raccolta durante tutta la sua vita e il denaro per la costruzione di una biblioteca da destinarsi ad uso pubblico . Nel patrimonio della biblioteca, oltre alle pubblicazioni di carattere storico e artistico e le trattazioni filosofico-scientifiche, sono presenti numerose collezioni di periodici, a partire dal Journal des Sçavans, primo giornale dei letterati apparso a Parigi nel 1665, fino al quotidiano fiorentino La Nazione, posseduto dal primo numero del 1859.
La Marucelliana spesso ospita presentazioni di libri o riviste, in conformità delle intenzioni del suo fondatore ("Marucellorum Biblioteca, publicae maxime pauperum utilitate" recita l'iscrizione marmorea posta sopra l'ingresso dell'edificio.)
Giovedì 19 ottobre alle ore 17,00 nella Sala di Consultazione Manoscritti e Rari della Biblioteca Marucelliana, verrà presentato il n. 153 della rivista "CHARTA", con il quale la rivista è giunta a un quarto di secolo di esistenza.
Le ragioni di tale longevità vanno colte nella formula messa a punto da Vittoria de Buzzacarini con l'intenzione di promuovere , in un momento di trasformazione della comunicazione scritta e di crisi dell'editoria tradizionale, il collezionismo librario e degli oggetti grafici, le discipline del libro e della scrittura, l'amore per la lettura e la cultura, proponendo la rivista come efficace polo di aggregazione.
A tale scopo nel corso dell'attività "CHARTA" ha ospitato studi e contributi dei maggiori cultori della materia, affiancandosi a grandi istituzioni in operazioni di formazione, di valorizzazione e di recupero, convogliando nelle sue pagine altresì materiale informativo, documentario e visivo di prim'ordine altrimenti irreperibile.
Sui temi collegati alla storia e alla realtà della rivista, dialogheranno Piero Scapecchi, incunabolista e storico del libro di fama mondiale, Carlo Bordoni, sociologo della cultura e della letteratura, e Alessandro Scarsella, direttore scientifico di "CHARTA".