Mostra
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La Goliardia in Toscana
dal XIX al XX secolo:
Editamus igitur
31 maggio - 31 agosto 2012
"Goliardia è cultura e intelligenza è amore per la libertà e
coscienza delle proprie responsabilità sociali davanti alla
scuola di oggi e alla professione di domani.
È culto dello spirito che genera un particolare modo di
intendere la vita alla luce di una assoluta libertà di critica,
senza alcun pregiudizio di fronte ad uomini ed istituti.
E'infine culto delle antiche tradizioni che portarono nel
mondo il nome delle nostre libere università di scholari".
Caffè Floriàn,Venezia, 8 giugno 1946
dal Primo Convegno dei Principi di Goliardia
Inaugurazione
Biblioteca Marucelliana, Salone Monumentale
31 maggio 2012, ore 16.00
con interventi di:
Franco Cardini
Università degli Studi di Firenze
Leonardo Bieber
Presidente Commissione Cultura al
Consiglio del Comune di Firenze
Massimo Ruffilli
Università degli Studi di Firenze
Edoardo Adacher
Proboviro del P.O.D.V.S.
Federico Luti
Biblioteca Marucelliana
Le otto sezioni della mostra offrono al visitatore un breve excursus della Goliardia italiana tra Otto e Novecento, con un'attenzione particolare per Firenze e la Toscana. Una prima parte è dedicata alle origini ottocentesche e al fascino del Medioevo; una seconda alla Goliardia fiorentina dalla fine del XIX secolo al dopoguerra; trovano poi spazio le feste dei goliardi, dalle Feriae Matricolarum alle sfilate carnevalesche fino agli spettacoli e ai loro canti, e una vasta scelta di riviste e numeri unici novecenteschi.
L'esposizione si apre con il manoscritto di Antonio Benci, letterato che frequentò l'Università pisana negli anni a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo, in cui si trovano i prodromi di quello che verrà successivamente definito "processo alle matricole". La vetrina è poi dedicata ai poeti del Caffè dell'Ussero, crocevia della vita politica e letteraria pisana, che fa da cornice agli episodi spesso ricordati dai letterati nelle nostalgiche memorie universitarie e oggi considerati come le prime manifestazioni del moderno spirito goliardico. Intorno alla metà del secolo è sempre nello storico caffè che si riuniscono gli studenti che partiranno con il Battaglione Universitario Toscano per Curtatone e Montanara, ed è ancora all'Ussero che Carducci racconta di aver festeggiato la sua laurea.
Segue una vetrina sulla riscoperta del Medioevo, della poesia dei Clerici Vagantes e dei Carmina Burana, e sull'origine della fortuna che ha accompagnato la parola "goliardo" nel nostro paese.
L'ambiente culturale fiorentino, a cui è riservata la sezione successiva, ricopre un ruolo fondamentale nella rivalutazione della poesia medievale, con il professor Adolfo Bartoli in primis. I suoi studenti del Reale Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento di Firenze Luigi Gentile, Alfredo Straccali, Severino Ferrari, Giovanni Marradi e Guido Biagi, fondarono nel 1877 de "I Nuovi Goliardi", rivista che tanta parte ha avuto nella rinascita della Goliardia in epoca moderna.
Ampio spazio è assegnato anche alla vita studentesca fiorentina prima e dopo il secondo conflitto mondiale, dalla fondazione dell'Università Statale alla rinascitadegli Ordini goliardici nel dopoguerra attraverso il periodo fascista e i G.U.F.
Le ultime vetrine documentano le manifestazioni goliardiche e quel genere di produzione editoriale, i numeri unici, con cui è giunto fino a noi lo spirito irriverente e dissacratorio degli studenti universitari e dei loro scanzonati festeggiamenti. Pur non potendo prescindere dal panorama nazionale, si è dedicata particolare attenzione alla Toscana e agli eventi con cui gli studenti, questa volta di Pisa e Siena, nel corso del secolo appena trascorso hanno coinvolto le loro città: le Feste delle Matricole e gli spettacoli teatrali.
Infine, dalla ricca collezione di spartiti musicali della Biblioteca viene proposta una serie legata al mondo goliardico e a quei canti che hanno accompagnato la vita degli studenti.
Al centro della Sala la teca offre una panoramica sulla vasta produzione editoriale studentesca del Novecento: riviste e numeri unici che dall'inizio del secolo al dopoguerra testimoniano un'attività di matrice goliardica anche in città che non sono mai state sede di università, come Empoli, Lucca, Pistoia e Prato.
In appendice alla mostra, nella vetrina Della sala Prestito-distribuzione, una breve e significativa scelta di bibliografia "goliardica" con altri testi sulla storia della Goliardia, numeri unici, spartiti, canti e opere teatrali.
Documenti e testimonianze che ci riportano a più riprese nel tempo al chiassoso, esuberante, boccaccesco e allo stesso tempo eroico spirito degli studenti. Una storia della goliardia che fa parte anche della nostra storia e in particolare di quella dei tanti studenti che nel corso degli anni hanno frequentato la Biblioteca Marucelliana.
Orario mostra:
lunedì-venerdì: 9.00-17.00
chiusa il sabato e i festivi
Mostra a cura di
Federico Luti e Silvia Castelli
con la collaborazione di
Edoardo Adacher, Annamaria Conti, Giovanna Lambroni, Gianna Renzi
Catalogo della mostra a cura di
Silvia Castelli e Giovanna Lambroni
pubblicato da
Angelo Pontecorboli Editore
(Firenze, 2012)
Catalogo "Miscellanea goliardica" a cura di
Annamaria Conti, Federico Luti, Gianna Renzi
con la collaborazione di
Edoardo Adacher
Locandina, immagini digitali,
composizione grafica pannelli
e catalogo "Miscellanea goliardica"
Marco Tozzi
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