Archivio Eventi (dettaglio)
11 marzo - 15 aprile 2005
Boccaccio geografo
BOCCACCIO
GEOGRAFO
Biblioteca
Marucelliana
Via Cavour 43, Firenze
11
marzo / 15 aprile 2005
La diffusione della Geographia di Tolomeo
nella prima metà del XV° secolo si ascrive comunemente
agli interessi per la toponomastica antica nutriti da
Francesco Petrarca e Giovanni Boccaccio. Il senso dello
studio della geografia, la necessità della "curiosità"
al fine di identificare con precisione i nomi antichi e
quindi di comprendere il testo in tutte le sue
implicazioni geografiche diventava, per Petrarca, un
imperativo filologico generale contro la corruzione dei
testi antichi che Giovanni Boccaccio imputava, in
particolare, alla "categoria degenerata" dei
copisti.
A questo si aggiungevano gli interessi per la
descrizione realistica dei luoghi, dei paesaggi, delle
città. Interessi che Giovanni Boccaccio condenserà, tra
il 1355 e il 1374, nel celebre trattato "De
montibus, silvis, fontibus, lacubus, fluminibus,
stagnis seu paludibus et de nominibus maris
liber", composto allo scopo di favorire gli
studiosi nella comprensione dei testi attraverso la
conoscenza dei nomi di luogo e dei termini geografici,
peraltro sottoposti, con il tempo, a radicali
cambiamenti.
Ma ciò che emerge dalla cultura geografica del tempo è
il diffondersi di due orientamenti sostanzialmente
autonomi: accanto alla cartografia tradizionale
finalizzata principalmente ad illustrare la rivelazione
biblica con tutte le sue implicazioni
simbolico-rappresentative, si sviluppano nuovi
interessi diretti ad ampliare l'orizzonte delle
conoscenze terrestri. In particolare le crescenti
esigenze delle borghesie mercantili d’Italia,
accompagnate da alcune innovazioni tecnologiche come,
ad esempio, l'ago calamitato, forniscono l'occasione
per la realizzazione di nuove modalità di
rappresentazione più realistiche ed efficaci. Si tratta
delle carte marine e dei "portolani" che diventeranno
presto gli strumenti principali dei naviganti e degli
armatori.
L'esposizione, attraverso riproduzioni a grande formato
dei documenti cartografici più importanti del tempo,
intende sottolineare questa molteplicità descrittiva in
cui si gettano le basi della nuova scienza geografica.
Una scienza al cui sviluppo i due maggiori letterati
del tempo hanno dato un contributo di straordinaria
importanza.
Presentazione:
Renato de
Filippis
Comandante dell’Istituto Geografico
Militare
Massimo
Gennari
Presidente dell’Ente Nazionale Giovanni
Boccaccio
Interventi:
Franco
Cardini
Docente di Storia medievale all’Università di
Firenze
Giovanni Boccaccio tra sapere geografico
e intuizione antropologica
Andrea
Cantile
Direttore della rivista L'Universo
Fantasia e misura nella Imago Mundi:
note sulla rappresentazione dell'Ecumene nel XIV
Secolo
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