Sezione 4
LA FABBRICA DEL CORPO UMANO
VESALIO E VALVERDE: IL NUOVO SAPERE ANATOMICO
Con Andrea Vesalio si assiste all'affermazione di un nuovo sapere anatomico che ridiscute l'impianto dell'anatomia galenica fondata essenzialmente su dissezioni animali, decretando la priorità della pratica dissettoria diretta su cadaveri umani, atta a correggere gli errori degli antichi. L'autorità dei testi classici viene trascesa attuando processi dissettivi interpretati in modo non mediato nei loro esiti conoscitivi. Per tale ragione il medico fiammingo riteneva che i docenti universitari anche durante le dimostrazioni pubbliche non dovessero limitarsi a leggere dai testi ma dovessero agire in prima persona praticando personalmente le dissezioni. Il sector, ovvero il tecnico che eseguiva la notomia, viene innalzato a lector, dunque a docentecon un preciso ruolo scientifico. Grande rilievo viene pertanto ascritto alla rappresentazione anatomica e alle conoscenze che ne possono derivare, come rivelano le xilografiche che ne corredano la trattatistica.Conoscenze di superiore utilità per gli artisti fortemente attratti dalla diretta esperienza visiva della pratica autoptica. "Proprio per questi pittori e scultori che si sono affollati intorno a me e alle mie dissezioni […]" afferma Vesalio "io non sono mai lasciato libero di lavorare intorno ad esse" (BAZZI - PANEBIANCO, 1976, p. 58).
Alla diffusione dell'opera di chi correttamente considerato il rifondatore dell'anatomia, contribuì, sul versante ispanico e non solo, un allievo del grande chirurgo Realdo Colombo. Infatti a Juan Valverde de Hamusco, la cui figura è stata in tempi recenti rivalutata dopo le accuse di plagio a lui mosse in primis dallo stesso Vesalio, si devono riconoscere interessanti acquisizioni, tradotte in immagini, in parte autonome, in parte mutuate dal suo maestro italiano oltre che dal celebre anatomista fiammingo.
Opere esposte
